
Il Gusto Soggettivo e il Concetto di Bellezza nel Design e nella Comunicazione Visiva
La Bellezza: Un Concetto Profondamente Soggettivo
Il concetto di bellezza è profondamente soggettivo e legato a diversi fattori, tra cui cultura, esperienze personali, contesto storico e persino percezione biologica.
Non esiste quindi una definizione universale di bellezza, ma nel tempo si sono sviluppate teorie e principi che cercano di delinearne alcuni aspetti.
La Bellezza Come Percezione Soggettiva
Il gusto individuale gioca un ruolo cruciale nella valutazione di ciò che è bello. Ciò che una persona trova esteticamente gradevole potrebbe non essere lo stesso per un'altra. Questo accade perché la percezione è filtrata da emozioni, esperienze passate, educazione e influenze culturali.
Ad esempio, un'opera d'arte astratta potrebbe essere considerata meravigliosa da chi ne comprende il linguaggio artistico, mentre per un'altra persona potrebbe apparire confusa e priva di senso. Lo stesso accade con la grafica pubblicitaria, il design di un sito web o il layout di un logo: il cliente potrebbe avere gusti differenti rispetto al designer che lo realizza.
Nel nostro lavoro di agenzia pubblicitaria, ci troviamo spesso di fronte a questa realtà. Realizziamo progetti visivi che, oltre a soddisfare requisiti tecnici e strategici, devono anche rispondere ai gusti del cliente. Tuttavia, il nostro compito non si limita a creare qualcosa che piaccia solo al cliente, ma anche a garantire che il design sia efficace e funzionale per il pubblico a cui è destinato. Un progetto visivo non è solo un'espressione del gusto personale, ma uno strumento di comunicazione che deve parlare a un target ben definito.
La Bellezza e i Suoi Canoni Storici
Nel corso della storia, sono stati definiti canoni estetici che hanno influenzato la percezione della bellezza. Nel Rinascimento, ad esempio, la proporzione aurea era una formula matematica associata alla perfezione estetica.
Nel design moderno, concetti come il minimalismo, l'equilibrio cromatico e la leggibilità sono spesso considerati "belli", ma non è detto che siano apprezzati da tutti. Alcuni preferiscono la ricchezza visiva e la complessità dei dettagli, mentre altri trovano più gradevole uno stile essenziale e pulito.
Nel campo del design grafico e pubblicitario, queste differenze si manifestano continuamente. Ad esempio, negli anni 2000 il design web era caratterizzato da colori saturi, effetti 3D e ombreggiature pesanti, in linea con il trend dello skeuomorfismo (un ornamento fisico o grafico apposto su un oggetto allo scopo di richiamare le caratteristiche estetiche di un altro). Oggi, invece, lo stile predominante è il flat design, più pulito e funzionale, in cui ogni elemento ha uno scopo ben preciso e non ci sono decorazioni superflue. Questo dimostra come la percezione del bello sia mutevole e influenzata dal contesto storico e tecnologico.
Bello vs. Funzionale: Il Ruolo del Design
Nel nostro lavoro di agenzia pubblicitaria, il concetto di "bello" deve sempre essere accompagnato dal concetto di "funzionale".
Spesso realizziamo progetti che soddisfano le richieste specifiche del cliente, anche se a livello personale potremmo avere gusti differenti. Tuttavia, il nostro obiettivo principale è garantire che il design sia efficace e strategico. Per farlo, ci immedesimiamo nel cliente e sopratutto nel suo pubblico, cercando di bilanciare il gusto soggettivo con i principi della comunicazione visiva.
Ad esempio, un sito web può essere graficamente bello, ma se non è navigabile, chiaro, veloce e funzionale, non servirà a nulla. Se non è ottimizzato per il mobile o non è ben indicizzato sui motori di ricerca, perderà di efficienza.
Lo stesso vale per un logo: può essere visivamente accattivante, ma se non è leggibile, versatile e adatto alla stampa in diverse dimensioni e colori, non sarà efficace.
Questa è la grande differenza tra gusto personale e progettazione strategica: non realizziamo solo qualcosa che piaccia al cliente, ma qualcosa che sia utile e funzionale per raggiungere gli obiettivi di comunicazione.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la coerenza visiva nella comunicazione sui social network. Quando si sceglie una linea grafica e una strategia di design, è essenziale mantenerla nel tempo.
Capita infatti che spesso un cliente chieda un giorno un post con uno stile minimalista e il giorno dopo un post ricco di decorazioni e scritte. Questo tipo di approccio frammentato rischia di compromettere l'identità visiva del brand. La continuità grafica è essenziale per creare un'identità forte e riconoscibile.
Il Paradosso del Gusto Personale
Spesso capita di sentire i clienti esprimersi con un parere personale: "Non mi piace", "Lo vedrei diverso", "Non è il mio stile". Tuttavia, ciò non significa che il lavoro dell'agenzia sia tecnicamente sbagliato o inefficace.
Il compito di un professionista è educare il cliente a distinguere tra il proprio gusto soggettivo e l'efficacia del progetto. Per questo motivo, prima di realizzare qualsiasi cosa, è d'obbligo per noi effettuare un'analisi dettagliata delle esigenze del cliente e del suo pubblico, per individuare la direzione più efficace da seguire.
Se il progetto finale non soddisfa il gusto personale del cliente, siamo pronti certamente a modificarlo, e a modificarlo ancora, tenendo sempre presente che, un layout ben progettato, segue regole precise di equilibrio visivo, psicologia dei colori, tipografia e user experience. Il design non è un semplice esercizio di stile, ma un mezzo per comunicare in modo efficace.
L'estetica è relativa, ma la qualità tecnica e strategica no.
Nel nostro settore, il concetto di "bello" non deve essere solo un esercizio di stile, ma un mezzo per raggiungere un obiettivo preciso: comunicare, convertire, attirare l'attenzione e rendere l'esperienza dell'utente piacevole e funzionale.
L'elemento chiave è trovare un equilibrio tra il gusto personale del cliente, le esigenze del pubblico e le regole del design strategico. La bellezza è soggettiva, ma l'efficacia di un buon progetto si basa su principi oggettivi che non possono essere ignorati.